«Anticipation is the way the future exists in the present» è uno dei passaggi più emblematici di Futures Literacy, il programma di “alfabetizzazione al futuro” che vede l’UNESCO protagonista di uno dei grandi temi di riflessione della nostra contemporaneità. Come ricorda Riel Miller, a capo del programma Futures Literacy dell’UNESCO, di fronte ai mutamenti della biosfera e alla riduzione della biodiversità – di cui l’emergenza pandemica è un effetto drammaticamente visibile - «l’anticipazione diventa una delle abilità necessarie per riconciliare l’umanità con la complessità».
Martedì 27 aprile Riel Miller ha incontrato la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’UNESCO e la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO per fare il punto sulle opportunità di collaborazione. Se il tema dei Futures studies è fin dagli anni Sessanta al centro del lavoro dell’UNESCO, attualmente sono 35 le Cattedre UNESCO a livello globale incentrate sul tema. L’Italia è al momento rappresentata dalla Cattedra in “Anticipatory Systems” presso l’Università di Trento del prof. Roberto Poli e ha candidato nel 2021 la proposta di istituire una Chair in “Interdisciplinary Anticipation and Global-Local Transformation” presso l’EURAC Research di Bolzano, con chairholder il prof. Roland Benedikter.
Tra gli obiettivi dell’incontro, la creazione di un coordinamento tra le cattedre e i programmi UNESCO attivi nel campo dei Futures Studies, intorno al quale si stanno sviluppando reti interessanti tra i partner dell’arco alpino. Uno scenario in cui i rappresentanti italiani porteranno un importante contributo.
L’incontro con Riel Miller ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore presso l’UNESCO Massimo Riccardo, del Vice Rappresentante permanente Marica Cicconi, del Segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO Enrico Vicenti e dei funzionari Marina Misitano e Matteo Paoletti.