Sono stati inviati qualche giorno fa dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO i dossier relativi alle due candidature singole italiane in corsa per l’iscrizione al Registro Internazionale Memorie del Mondo: si tratta dell’”Archivio Processuale del Vajont” e del “Fondo Apodissario degli Antichi Banchi Pubblici Napoletani (1573-1809)”.
I due corposi dossier sono stati inoltrati al competente Segretariato del Programma Memory of the World a Parigi.
Inoltre, su iniziativa della Spagna, che si è fatta capofila di una candidatura transnazionale Spagna-Italia, l’Archivio Simón Ruiz di Medina del Campo e l’Archivio Datini di Prato hanno inoltrato la loro proposta congiunta.
Se le candidature saranno accolte, si andranno a unire agli otto ambiti riconoscimenti, singoli o congiunti, già presenti nel Registro Internazionale Memory of the World: la Biblioteca Malatestiana, la Collezione della Biblioteca Corviniana, l’Archivio Storico Diocesano di Lucca, l’Archivio storico dell’Istituto LUCE, il Codex Purpureus Rossaniensis, la Collezione dei calendari lunari Barbanera, l’Opera di Fra Bernardino de Sahagun e Antonio Carlos Gomes: compositore di due mondi.
Per quanto riguarda il Programma delle Learning Cities UNESCO, la Commissione Nazionale, per l’anno 2021, ha inviato due candidature: Reggio Calabria e Pordenone.
I dossier di candidatura, accompagnati dal sostegno della Commissione, sono stati inviati ai competenti uffici dell’UNESCO Institute for Lifelong Learning (UIL) e saranno vagliati da una apposita Commissione Internazionale.
Se le richieste di adesione troveranno conferma, Reggio Calabria e Pordenone si uniranno alle 229 città del network internazionale, portando così a sette le realtà italiane attive nel prestigioso programma UNESCO. Le altre sono: Fermo, Lucca, Palermo, Trieste e Torino.
2 dicembre 2021