Si è conclusa da poco MONDIACULT, la Conferenza internazionale dell’UNESCO che quest’anno si è occupata di Politiche Culturali e Sviluppo Sostenibile.
Questa ultima edizione, a 40 anni di distanza dalla prima e a 24 da quella di Stoccolma, è stata ospitata a Città del Messico (sede della prima MONDIACULT del 1982) dal 28 al 30 settembre scorsi e ha riunito circa 2.600 partecipanti. 150 Stati hanno inviato le loro Delegazioni, 135 delle quali rappresentate dai Ministri della Cultura.
La Direttrice Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, presente a Città del Messico, ha affermato che “la cultura ha un ruolo fondamentale nella nostra società. Attraverso la cultura le persone possono scoprire la propria comune umanità e diventare così cittadini liberi e illuminati. Tuttavia, nonostante i progressi, la cultura non ha ancora il posto che merita nelle politiche pubbliche e nella cooperazione internazionale. MONDIACULT 2022 rappresenta un forte segnale per cambiare questa situazione”.
Con il suo discorso, la Direttrice Generale richiama così l’attenzione di tutti gli Stati partecipanti e della comunità internazionale su nuovi spunti di riflessione in materia di politiche culturali e sviluppo sostenibile. Questa evoluzione ha come scopo quello di introdurre, in maniera più concreta, la cultura all’interno delle politiche pubbliche, di affrontare le innumerevoli sfide globali del mondo odierno e, infine, di definire quali potrebbero essere le priorità nel breve e nel medio periodo, cercando di attenersi a quanto scritto nel Rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite "Our Common Agenda".
Alla fine dei lavori, (cliccate qui per i video della tre giorni) la Conferenza ha adottato una forte Dichiarazione per la Cultura, frutto di dieci mesi di negoziati multilaterali guidati dall’UNESCO. Nel testo, gli Stati affermano per la prima volta che la cultura è un ‘bene pubblico globale' e, di conseguenza, gli stessi avanzano la richiesta di includerla come obiettivo specifico a sé stante tra i prossimi propositi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. La Dichiarazione definisce una serie di diritti culturali che necessitano di essere presi in considerazione nelle politiche pubbliche e richiede, inoltre, una regolamentazione sostanziale del settore digitale. “La Dichiarazione adottata oggi è un impegno all’azione”, ha sottolineato la Azoulay.
Cliccate qui per una traduzione non ufficiale della Dichiarazione, effettuata a cura della CNIU.
Alla Conferenza internazionale ha partecipato anche il Ministro della Cultura Dario Franceschini con un videomessaggio.
Altro esito importante e concreto di MONDIACULT è l'istituzione, a partire dal 2025, di un Forum Mondiale sulle Politiche Culturali, che sarà organizzato dall'UNESCO ogni quattro anni. I dibattiti del Forum saranno aggiornati da un Rapporto Mondiale sulle Politiche Culturali che l'Organizzazione produrrà.
Immagine: UNESCO
6 ottobre 2022