Da oggi, 27 ottobre, fino al 5 novembre 2022, l’UNESCO celebra il 30mo anniversario della creazione del Programma Memoria del Mondo (MoW).
Questo importante anniversario coincide con la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo e pertanto la tematica scelta è "La tua finestra sul mondo: coinvolgere il patrimonio documentale per promuovere società inclusive, eque e pacifiche".
L’argomento discende dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16, che intende “promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, per assicurare acceso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficienti, responsabili e inclusive a ogni livello”.
Il target 16.10, in particolare, intende “assicurare l’accesso pubblico all’informazione e proteggere le libertà fondamentali, in accordo con le legislazioni nazionali e con gli accordi internazionali”.
A questo proposito, l’UNESCO ha organizzato per oggi un simposio cui hanno partecipato addetti ai lavori ed esperti del Programma Memoria del Mondo, che hanno condiviso le loro esperienze sul campo in materia di salvaguardia del patrimonio documentale, specialmente quello a maggior rischio di deterioramento e di scomparsa definitiva.
Dopo una introduzione da parte di Fakson Banda, Capo dell’Unità Patrimonio Documentale e Responsabile del Segretariato del Programma MoW, e di Tawfik Jelassi, Vice Direttore Generale per il Settore della Comunicazione UNESCO, ha fatto seguito l'intervento di Roslyn Russell, membro del Sottocomitato Regionale MoW, che si occupa della valutazione delle candidature all’iscrizione nel Registro Internazionale. Al momento, per il ciclo 2022-2023, 91 candidature sono sotto esame.
La Russell ha parlato della necessità di una maggiore inclusività geografica, di genere, sociale e generazionale, da favorire soprattutto attraverso training e workshop e, per quanto riguarda quella generazionale in particolare, attraverso programmi specifici per le scuole.
Interessanti gli interventi dei responsabili dei 3 Comitati Regionali finora creati, ovvero ARCMoW (Africa), MoWCAP (Asia e Pacifico) e MoWLAC (America Latina e Caraibi) che hanno evidenziato le ampie difficoltà logistiche e finanziarie nel provare a proteggere i documenti in quei Paesi.
Sono poi intervenuti i responsabili degli Uffici UNESCO di Montevideo, Khartoum, Harare e Doha, che hanno esposto le loro esperienze sul campo, come ad esempio il problema delle infestazioni di insetti e la lotta impari contro la muffa, per la cronica mancanza degli strumenti per combatterli, che mettono a serio rischio la preservazione delle memorie storiche di quegli Stati.
Immagine: UNESCO
27 ottobre 2022