Da oggi il nostro Paese ha la sua prima iscrizione al Registro delle Buone Pratiche della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Si tratta del “Tocatì, Un programma condiviso per la salvaguardia di giochi e sport tradizionali”: candidatura transnazionale di cui è capofila l’Italia e che comprende anche Belgio, Cipro, Croazia e Francia.
La valutazione positiva della proposta è stata data nell’ambito della 17a sessione del Comitato per il Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, in corso a Rabat (Marocco), cui ha partecipato l'Ambasciatore Massimo Riccardo, Rappresentante Permanente d'Italia presso l'Organizzazione con sede a Parigi, che ha espresso grande soddisfazione per l'iscrizione, che porta a 17 gli elementi italiani presenti negli elenchi del Patrimonio Immateriale.
La candidatura era stata avanzata per tutelare i giochi tradizionali, radicati nella vita quotidiana delle comunità e rientranti a pieno titolo in quelle pratiche sociali in grado di esprimere riti e contesti festivi comuni ad ampie aree dell’Europa.
“Questo traguardo - ha osservato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano - è stato raggiunto grazie a un gioco di squadra, con il coordinamento tecnico-scientifico del Ministero della Cultura e con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Veneto, del Comune di Verona, della Rappresentanza Permanente Italiana presso l’UNESCO, della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e dell’Associazione Giochi Antichi”.
Il programma di salvaguardia coniuga politiche di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale con azioni integrate di sviluppo sostenibile e cooperazione, ponendo al centro lo scambio e il dialogo intergenerazionale come valori delle tradizioni di popoli e culture.
Immagine: Verona, Piazza delle Erbe - Copyright AGA 2015
1 dicembre 2022