La lotta dell’UNESCO alle diseguaglianze educative nel mondo e, più in generale, il ruolo cruciale che le Nazioni Unite hanno affidato all’Educazione alla Cultura per la realizzazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, sono stati i temi trattati il 10 marzo scorso nell’ambito del Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti-CUMED, organizzato dall’UNICEF di Milano presso l’Università Statale, dalla dott.ssa Susanna Iacona Salafia, funzionaria referente del settore Education presso la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, nella sua presentazione agli studenti.
Gli ultimi dati UNESCO del 2022 confermano ancora il primato dei Paesi dell’Africa Subsahariana nel tasso di mancata scolarizzazione: 98 milioni di giovani e bambini in età scolare, 1 su 5. Complessivamente nel mondo si raggiunge ancor oggi un tasso del 30% di studenti che non completano la scuola secondaria superiore, con punte minime dell’8% in Europa e Nord America e massime del 47.8% in media nei 49 Paesi della regione dell’Africa Subsahariana.
Dati che fanno molto riflettere sull’emergenza educativa nel mondo, esacerbata anche dalla pandemia quando, secondo i dati UNESCO, solo il 40% del totale degli studenti nel mondo è stato supportato dalle istituzioni educative con didattica a distanza e connessioni, durante i lockdown e la chiusura delle scuole.
Delle emergenze educative italiane di alcuni quartieri di Napoli ha parlato invece Cesare Moreno, Presidente dell’Associazione “Maestri di strada", secondo relatore della lezione del CUMED. Moreno ha evidenziato come, a livello nazionale, i disagi sociali e familiari siano alla base del rifiuto educativo della scuola.
14 marzo 2023