PUBBLICATO IL RAPPORTO SULLA TERZA CONSULTAZIONE SULL'IMPLEMENTAZIONE DELLA RACCOMANDAZIONE UNESCO DEL 2011 SUL PAESAGGIO STORICO URBANO
Pubblicato il Rapporto sulla Terza Consultazione sull'implementazione della Raccomandazione UNESCO del 2011 sul Paesaggio Storico Urbano

 

Tra gli scorsi mesi di giugno e novembre gli Stati Membri dell’UNESCO erano stati invitati a stilare un resoconto (il terzo) a livello nazionale e locale sull’implementazione della Raccomandazione del 2011 sul Paesaggio Storico Urbano.

 

Se si mettono a confronto i numeri di questa consultazione con quelli del 2019, con rapporti ricevuti da 69 Stati membri (su un totale di 193 Stati Membri più 11 Stati Membri Associati) di cui 62 rapporti nazionali e 125 locali, in paragone ai soli 55 rapporti nazionali ottenuti nella consultazione del 2019 (la seconda), il progresso risulta evidente e incoraggiante.

 

I resoconti ricevuti hanno confermato l’importanza della Raccomandazione del 2011 come strumento per gestire il patrimonio culturale nelle città e negli insediamenti, enfatizzando l’importanza e l’urgenza di integrare la conservazione del patrimonio con i progetti e i processi di sviluppo urbano nell’ambito dell’Agenda 2023 per lo sviluppo sostenibile.

 

I rapporti hanno coperto varie aree tematiche: la Raccomandazione infatti, oltre alla protezione di alcuni specifici monumenti in area urbana, insiste su un approccio stratificato, includendo strade, spazi pubblici, quartieri residenziali, così come elementi naturali come giardini e corsi d’acqua e le pratiche delle comunità locali, ritenute essenziali per la protezione dell’identità del patrimonio urbano nella sua piena espansione.

 

La Raccomandazione del 2011 è più importante che mai in questo momento storico, in cui le città e il patrimonio urbano affrontano molte complesse sfide globali e cercano sostenibilità, inclusione e resilienza climatica. I dati dimostrano sia il progresso fatto da molti Stati nell’implementare la Raccomandazione che l’urgenza di fare molto di più e più diffusamente.

 

 

Immagine: UNESCO

29 maggio 2023