Il 12 giugno 2023, in occasione di un workshop nella sede della Bologna Business School, è stata annunciata l'imminente fondazione a Bologna di un nuovo Istituto dell'Università delle Nazioni Unite (UNU) grazie ad un finanziamento Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Regione Emila Romagna. L’annuncio è stato dato con una dichiarazione congiunta del Rettore dell'Università delle Nazioni Unite, Tshilidzi Marwala, della Ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del Rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari. La Sottosegretaria di Stato al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale Maria Tripodi ha partecipato con un videomessaggio.
L’UNU Institute on Big Data and Artificial Intelligence for Managing Human Habitat Change, il nuovo Istituto dell’Università dell’Onu su ‘Big data e Intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano’, sorgerà al Tecnopolo di Bologna (ex Manifattura dei Tabacchi), dove sono già attivi il Data Center del Centro Meteo Europeo per le previsioni a medio termine e il supercomputer europeo Leonardo e dove verrà ospitato, a partire dal 2024, il ‘Decade Collaborative Center-DCC Coastal Resilience’ il Centro delle Nazioni Unite per la resilienza delle coste ai cambiamenti climatici.
Il nuovo Istituto UNU collaborerà con le Università emiliane e il Politecnico di Milano e potrà contare sul sostegno del Centro per la Conservazione del Patrimonio Sostenibile (SHeC) dell'Università per Stranieri di Perugia e della Rete delle Cattedre Unesco del Mediterraneo.
Utilizzerà il supercalcolo, i big data e l’intelligenza artificiale per studiare i cambiamenti dell'habitat umano indotti dal cambiamento climatico, con un'attenzione specifica ai complessi problemi del Global South e alle trasformazioni sociali, economiche e culturali che si stanno verificando come conseguenza di una serie di fattori quali l'urbanizzazione, le migrazioni internazionali e interne, le sfide e le opportunità sociali ed economiche generate dall'innovazione tecnologica. Dinamiche complesse, che corrispondono a molti degli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile e che assumono un interesse particolare se riferite all’area del Mediterraneo, che costituisce un sistema ambientale unico a livello globale, per le sue caratteristiche geografiche, il suo ambiente naturale, le sue società e le sue culture. L’Istituto sarà in grado di fornire consulenza scientifica indipendente e sostegno alle politiche per lo sviluppo sostenibile globale e affrontare le sfide delle transizioni verdi e digitali.
Al centro del lavoro dell’Istituto ci saranno la collaborazione attiva e l'impegno con le istituzioni e i ricercatori del Sud del mondo, “per garantire che il lavoro dell'UNU risponda veramente alle diverse esigenze e aspirazioni delle nazioni e dei popoli di tutto il mondo”, in linea con lo spirito degli altri centri di ricerca sostenuti dall'ONU ospitati in Italia : International Centre for Theoretical Physics (ICTP), UNESCO’s The World Academy of Sciences (TWAS), Inter-Academy Partnership (IAP), e World Water Assessment Programme (WWAP).
15 giugno 2023